Dalila Coato, l’ostetrica online e a domicilio

Dalila Coato, l’ostetrica online e a domicilio

Scegliere con attenzione chi seguire sui social è fondamentale.

Lo dico e lo scrivo ogni volta che posso.

A maggior ragione quando si tratta di tutti quegli argomenti che gravitano intorno all’essere donna, mamma, futura mamma.

La confusione nella realtà dell’online è tanta e può essere facile inciampare in un consiglio sbagliato di qualche professionista improvvisato.

Per questo nel mio piccolo cerco di coinvolgere, ogni volta che ne ho l’opportunità, esperte di quei settori che riguardano la femminilità e la maternità nel più ampio senso del termine.

Dalila Coato ostetrica a domicilio e online corso pre parto online consulenze per mamme

Ho conosciuto l’ostetrica Dalila Coato su Instagram quando ero già diventata mamma della mia Beatrice e uno dei primi pensieri è stato “Peccato averla scoperta così tardi!”.

L’ho contattata per chiederle un’intervista, perché credo fortemente nell’importanza di valorizzare, dare spazio e voce a chi ogni giorno utilizza i propri canali social per condividere contenuti davvero validi. Con amore, passione, disponibilità, mettendo a disposizione competenze e professionalità.

Già lo scorso anno nell’articolo che puoi leggere cliccando qui avevo raccontato ciò che c’è dietro la figura dell’ostetrica. Nell’immaginario comune spesso legata solo a gravidanze e nascite, e invece immensa fonte di supporto, informazione, aiuto per ogni fase della vita di una donna.

Qui sotto trovi l’intervista che ho fatto a Dalila.

L’ostetrica che ti auguro di poter avere accanto (a domicilio, oppure online) perché ti darà la giusta dose di fiducia in te stessa per affrontare qualsiasi cosa.

Dalila Coato ostetrica a domicilio e online

Dalila Coato

Quali sono le differenze sostanziali tra la figura professionale dell’ostetrica e quella del ginecologo?

La differenza è sostanziale, perché parte dal desiderio che ha avuto quella persona in origine di formarsi.

Quando si sceglie il percorso per diventare medico oppure ostetrica, lo si fa con un obiettivo: sostenere la trasformazione nella sua fisiologia, quindi accompagnarla e supportarla con competenze ostetriche oppure con l’intento di guarire e curare una patologia. L’obiettivo professionale è diverso e viene rafforzato dalla formazione, che è quella che ci da’ gli occhiali per leggere una realtà.

Alle ostetriche vengono messi gli occhiali della fisiologia, per sapere riconoscere gli eventuali segnali della salute della mamma o i fattori di rischio che possono poi riportare ad un medico. Il medico invece mette gli occhiali della patologia e nella stessa donna che l’ostetrica vede una condizione di salute il medico vede quell’esame con l’asterisco.

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Per l’ostetrica uno strumento fondamentale è quello di entrare in relazione con la mamma. Cosa a cui teniamo moltissimo e che ci permette di muoverci con sicurezza senza esagerare con gli esami e senza iper controllare la gravidanza.

Per me è importantissimo far passare il messaggio che la mamma è l’esperta di sé stessa in primis ed è l’esperta del suo bambino o della sua bambina quando ancora deve nascere. Mamma e bambino sono in relazione 24 ore su 24 fin da quando quella vita è stata concepita e non si può far finta che questo non esista. A volte ci si si dimentica che i protagonisti sono la mamma, la coppia e la vita che verrà.

In che modo un’ostetrica può aiutare la donna in diverse fasi della vita e non solo in quelle legate alla gravidanza?

L’ostetrica già dal menarca può essere la figura di riferimento per una ragazza che diventa donna. Si tratta di una professionista che si dedica anche ad accompagnare ragazze, mamme e l’intera famiglia nel passaggio che c’è tra la pubertà e la vita da donna.

Nella maternità l’ostetrica trova l’espressione dei suoi saperi fin dal momento pre concenzionale in cui si pensa ad un figlio, o addirittura già da quando ci si chiede se pensare ad un figlio e si vuole avere un confronto con un professionista. La disinformazione è tanta e molte donne hanno dei dubbi anche prima di arrivare a dire “proviamoci”.

Sul suo profilo Instagram informa in modo concreto e professionale affinché ci sia sempre più consapevolezza su gravidanza e parto. Quanto è importante essere un valido punto di riferimento sui social, vista la tanta disinformazione che circola?

Nel momento in cui ci si inserisce in un social per alcune persone è difficile, da utenti, capire la differenza dell’interlocutore. Io tengo tanto ad inserire spesso le linee guida e portare riferimenti Ministeriali. Le mamme e i papà solo osservando chi fa riferimento a fonti ufficiali possono capire chi spiega cose corrette ed aggiornate.

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Si aspettava di avere un così ampio seguito, oppure è accaduto tutto un po’ per caso?

È accaduto per caso. Avevo il desiderio di parlare della mia professione. Ero neo laureata e volevo lavorare non in ospedale ma sul territorio. Prima di propormi con il mio lavoro c’era però bisogno di informare riguardo cosa fa l’ostetrica e a quali bisogni risponde.

Io ancor prima di diventare ostetrica sono sempre stata appassionata di digitale, così ho unito queste due passioni nel portare a chi mi segue contenuti ostetrici aggiornati, video di approfondimento, condivisione di pensieri, attraverso il racconto del mio lavoro quotidiano e della mia storia personale.

Non rinuncerei mai al mio essere ostetrica a domicilio, adoro entrare in punta di piedi nelle case delle neo famiglie e palpare l’incredibile silenzio che incornicia la scoperta di un nuovo essere umano e che viene interrotto solo dal suo richiamo.

Allo stesso tempo mi sento pienamente realizzata facendo anche l’ostetrica online, potendo fornire assistenza anche a tutti i futuri genitori che mi scelgono per un feeling speciale che si è trovato anche se a chilometri di distanza!

È difficile riuscire a gestire quotidianamente l’impegno che richiede la community e ad incastrare sempre tutto tra lavoro, casa, bimbi?

Non è una cosa semplice. È un continuo divenire. Il mio lavoro è tutto questo. Il mio lavoro abbraccia anche l’aspetto dei social e di giorno in giorno cerco di trovare il giusto equilibrio tra tutti questi aspetti. Più spazio assumeva questa presenza online e meno disponibilità avevo per le domiciliari.

Si è tutto incastrato molto anche con le mie gravidanze. Quando il mio lavoro fisico in presenza si è fermato, ho avuto più modo di dedicarmi ai social e al lavoro e a distanza.

Uno dei suoi corsi più noti è “Parto Senza Paura”. Ma è davvero possibile affrontare un parto senza avere paura? Quali sono le paure più frequenti delle future mamme?

È possibile. Ci sono donne che partoriscono senza paura, ma ci sono anche donne che affrontano il parto con paura. Si può lavorare per averne meno, per dare un significato a questa paura ed al dolore, affinché la paura possa diventare uno strumento. Sicuramente il timore più diffuso tra le future mamme è quello dell’ignoto.

Con la gravidanza ci si avvicina ad una cosa molto grande, senza sapere bene cosa aspettarsi e con la sensazione di buttarsi nel vuoto. Sia per quando riguarda il parto, sia per come sarà la vita dopo.

La paura è legittima ma non deve bloccare, e ricordiamoci che anche il dolore serve sempre.

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Quando è possibile partorire a casa?

Indicativamente la richiesta per partorire a casa deve arrivare entro le 28/30 settimane, in modo che l’ostetrica possa valutare l’andamento della gravidanza. Il parto a domicilio si organizza ma può sempre cambiare durante il corso degli eventi.

L’ostetrica è in sorveglianza della mamma e del bambino e chi fa questa scelta sa che la strada può cambiare. Ad esempio se subentrano deviazioni dalla fisiologia, come un dato che non ci rassicura più.

Quali sono i servizi più richiesti che offre a domicilio e a distanza?

In questo periodo il servizio più richiesto è il corso pre parto online, richiestissimo per una mancanza di offerta. Questo perché se prima c’era una pluralità di proposte territoriali, adesso – complice la pandemia dell’ultimo anno – qualcosa si muove anche nell’online ma per lo più con proposte un po’ improvvisate. Molti genitori cercano una alternativa e trovano il mio corso online.

Sto ricevendo anche molte richieste di consulenze a distanza pre concezionali.

Il diventare mamma ha influenzato il suo lavoro?

Prima di diventare mamma ho avuto la fortuna di fare formazione con l’associazione Melograno sul maternage. Si è lavorato tantissimo sui bisogni delle mamme e questo mi aveva dato una buona base di partenza. Diventare mamma ha per me confermato quali sono i bisogni di una mamma, ma sono la stessa professionista che ero anche prima. Magari più ammorbidita sotto diversi aspetti…

Tra i nuovi progetti del 2021 c’è il Podcast “Nasciamo tutti così”…

“Nasciamo tutti così” è il primo podcast italiano di storie di parto. Ogni lunedì su Spotify con il racconto di una nuova nascita.

Dalila Coato ostetrica a domicilio e online corso pre parto online consulenze per mamme

Ci sono tanti modi per venire al mondo e spesso la nascita di nostro figlio è diversa da come l’avremmo mai immaginata. Condividerla e raccontarla è il primo passo per elaborarla, riascoltarla è emozionante ed incredibilmente prezioso per le future mamme in attesa di partorire.

La narrazione di questo evento viene fatta troppo spesso in termini negativi e riuscire a vedere un quadro più ampio, per le future mamme, può essere molto utile e bello.

Ringrazio Dalila Coato per il prezioso contributo a questo articolo.

“Mamma…e adesso?”. Scrivimi per raccontare la tua esperienza.

Elena Caracciolo giornalista ufficio stampa consulente comunicazione gestione social e siti Mantova Elena Caracciolo – Sono giornalista pubblicista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme. 

Clicca QUI per sapere cosa posso fare per te!

Percorsi e tecniche di Mindfulness, Rilassamento, Yoga per mamme e donne in gravidanza

Percorsi e tecniche di Mindfulness, Rilassamento, Yoga per mamme e donne in gravidanza

Sono una mamma e da quando sono mamma – a dire la verità fin dalla gravidanza – mi sono trovata ad affrontare momenti non sempre facili all’interno di quello che è un enorme stravolgimento della vita. Momenti fatti di stress, di “riuscirò a fare tutto?”, “sarò capace?”, “farò le scelte giuste?”. Giornate piene senza avere un momento per me, di incertezze, di dubbio sulle mie capacità e di difficoltà nel vivere il momento presente.

Tante domande, tanti dubbi, la testa perennemente in movimento tra un pensiero e l’altro, prendermi cura di tutto e tutti con la sensazione di lasciare indietro me stessa… e poco, pochissimo sonno. Non dormire può diventare la prima causa di un certo nervosismo.

Ad un certo punto mi sono avvicinata alla Mindfulness.

Prenota QUI il tuo incontro o chiedimi maggiori informazioni.

mindfulness come combattere lo stress e l'ansia durante la gravidanza e dopo il parto

Da quando ho iniziato a dare aiuto, supporto, ascolto, informazione alle mamme e future mamme ho capito che non ero l’unica ad attraversare qualche momento di ansia, preoccupazione e stress.

La Mindfulness è una disciplina che insegna a vivere in pieno il momento presente, con accorgimenti da integrare nella propria quotidianità senza stravolgere la routine, insegna a prendere consapevolezza del proprio corpo e di noi stessi senza giudicarci, e consente di raggiungere uno stato di positività nel momento del bisogno, accogliendo le proprie sensazioni sia fisiche che mentali. Le strategie sono adatte a tutti e una volta imparate si possono mettere in atto in qualunque circostanza possa causare stress e far insorgere stati d’animo negativi.

E se ci sto riuscendo io con un piccolo terremoto di un anno che richiede ogni mia attenzione, puoi davvero riuscirci anche tu.

Per curiosità, passione e soprattutto con il desiderio di poter essere sempre un po’ più utile, ho iniziato un percorso per apprendere e trasmettere tecniche di Mindfulness, da unire alle mie competenze e professionalità nell’ambito della Comunicazione. Dalla collaborazione con Elisa Sanguanini è nato questo nuovo progetto.

Mamma… E adesso? Respira e rilassati! Percorsi e tecniche di Mindfulness, Rilassamento, Respirazione, Meditazione, Yoga, Comunicazione Per donne in gravidanza, mamme e mamme insieme ai propri bimbi

mindfulness come combattere lo stress e l'ansia durante la gravidanza e dopo il parto

La locandina dell’iniziativa

OFFERTA VALIDA FINO A GENNAIO 2021 PER INCONTRI ONLINE o in studio

Il PRIMO INCONTRO e la REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO SPECIFICO in base alle proprie esigenze e richieste sono rivolti a tutti e GRATUITI per le donne in gravidanza e le mamme.

  • Dopo il primo incontro – in studio oppure online – si potrà liberamente e senza alcun vincolo scegliere se voler proseguire il percorso, che in totale prevede 5 appuntamenti individuali (1 gratuito + altri 4).

oppure

  • Puoi scegliere la formula 1+1 che prevede il primo incontro sempre gratuito e un secondo appuntamento mirato alle tue esigenze.

Le ISCRIZIONI aprono il 15 novembre e i POSTI sono LIMITATI.

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Puoi prenotare per te, o fare un regalo

Cosa aspetti?

Puoi prenotare per assicurarti un incontro tutto dedicato a te e al tuo bimbo

oppure

Cogliere l’occasione per fare un regalo ad una tua amica incinta o già mamma e garantirle un posto riservato.

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Per capire se sei nel posto giusto, leggi le seguenti domande

Ma prima di proseguire con le informazioni, rispondi mentalmente alle seguenti 10 domande per capire se questa offerta può fare per te o per qualcuno che conosci…

In una scala da 1 a 5 (dove 1 corrisponde a mai e 5 corrisponde a sempre) quante volte al giorno ti capita di:

  • Sentirti stressata/o
  • Non riuscire a rilassarti
  • Sentire di non riuscire a fare tutte le cose che vorresti
  • Avere preoccupazioni, ansie, paure
  • Giudicare te stessa/o
  • Avere pensieri negativi verso il futuro
  • Non riuscire a goderti il momento presente
  • Rimuginare sul passato
  • Credere di non riuscire ad avere tempo per te stessa/o
  • Non riuscire a concentrarti completamente su ciò che stai facendo

Se hai dato un punteggio pari o superiore a 3 ad almeno 4 domande, significa che ti trovi nel posto giusto e che questi percorsi possono aiutarti a ristabilire equilibrio nelle tue giornate e supportarti nell’affrontare con uno sguardo diverso le sfide quotidiane.

Provare per credere!

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Quali tecniche potrai imparare

Siamo Elena ed Elisa, entrambe mamme, con voglia di mettere a disposizione le nostre professionalità, competenze e formazioni per aiutare altre donne e mamme come noi, che si sono trovate o si trovano in difficoltà durante la gravidanza, dopo il parto o in generale nella nuova vita da mamma.

Per sapere qualcosa in più di noi e scoprire le nostre storie, puoi curiosare nei nostri siti web www.elenacaracciolo.it e www.vivereloriente.it.

mindfulness come combattere lo stress e l'ansia durante la gravidanza e dopo il parto

Ti insegneremo tecniche di Mindfulness, Rilassamento, Respirazione, Meditazione, Massaggio, Yoga, Comunicazione – in base a quale tipo di percorso realizzeremo per te ed alle tue esigenze – da poter integrare all’interno della tua vita quotidiana, senza dover modificare la tua routine.

Tecniche rivolte sia alla mamma che al bambino, per instaurare un rapporto di serenità e fiducia, spesso ostacolato dalla frenesia imposta dalla quotidianità e dalle paure – anche inconsce – che stanno emergendo a causa del Covid.

Ti insegneremo a prestare attenzione, ma in un modo particolare, con intenzione, al momento presente, in modo non giudicante, per coltivare una più piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora.

Ti insegneremo una pratica adeguata e adatta ai tuoi contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni.

Ti insegneremo un approccio che possa aiutarti a metterti in una diversa relazione con situazioni di stress, disagio e ansie verso il futuro.

mindfulness come combattere lo stress e l'ansia durante la gravidanza e dopo il parto

Questi percorsi sono rivolti proprio a te se

  • Ti capita di dover affrontare momenti di stress, sensazioni di disagio, ansie verso il futuro
  • Ti accorgi di non riuscire a goderti completamente il momento presente
  • Stai vivendo il “baby-blues” nella fase del post parto
  • Hai voglia di imparare dei metodi da poter integrare nella tua routine per ritrovare serenità
  • Senti di non riuscire ad entrare in sintonia con il tuo bimbo e il tuo ruolo di mamma
  • Hai bisogno di osservare ciò che ti succede con un diverso sguardo
  • Prendere consapevolezza dei tuoi stati d’animo

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Prenota QUI il tuo incontro o chiedimi maggiori informazioni.

Gli incontri potranno essere svolti a distanza in totale sicurezza tramite modalità online.

2° Edizione di Mamma… E adesso? Non sei sola! Conosciamoci e confrontiamoci: 4 incontri gratuiti ONLINE rivolti a donne in gravidanza e mamme con figli 0-12 mesi

2° Edizione di Mamma… E adesso? Non sei sola! Conosciamoci e confrontiamoci: 4 incontri gratuiti ONLINE rivolti a donne in gravidanza e mamme con figli 0-12 mesi

Incontri tra mamme per aiutarsi, scambiare consigli ed esperienze, condividere esigenze ed imparare insieme!

Sono aperte le iscrizioni per la seconda edizione dell’iniziativa “Mamma… E adesso?  Non sei sola! Conosciamoci e confrontiamoci”.

L’iniziativa – 2° Edizione

4 incontri gratuiti online – su Skype – rivolti a donne in gravidanza e mamme con figli da 0 a 12 mesi circa, in cui si parlerà delle principali tematiche relative ai neonati e alla nuova vita da mamma.

Gli incontri – come per la prima edizione – saranno tenuti da Elena Caracciolo, giornalista e ideatrice del progetto di supporto, ascolto e informazione “Mamma… E adesso?” e interverranno altre professioniste del settore materno-infantile. Tra cui la mindfulness educator Elisa Sanguanini, la farmacista Caterina Scardovelli e la psicologa psicoterapeuta Rachele Sassi.

L’iniziativa è organizzata con la collaborazione del Comitato di Quartiere Rabin e della Farmacia Gamba.

In questa edizione gli incontri saranno online per l’impossibilità di organizzare gruppi in presenza a causa delle norme Covid.

incontri di supporto informazione mamme e donne incinta

La locandina degli incontri

Quando e per Chi

Quando: i lunedì 9-16-23-30 novembre dalle 9.30 alle 10.30.

A chi sono rivolti questi appuntamenti?

A tutte le mamme e future mamme che si sono sentite/si sentono sole in alcuni momenti della gravidanza e del post parto. In particolare in un periodo così critico ed incerto a causa del Covid.

Alle mamme che hanno bisogno di confrontarsi, condividere esperienze, consigli, dubbi, paure, preoccupazioni, felicità.

Alle mamme che vogliono conoscere altre mamme come loro, perché nel diventare madri, a volte, si ha la sensazione di impazzire per poi invece scoprire che tutte siamo alle prese con stati d’animo forti contrastanti e soprattutto mai provati.

Alle mamme che possono essere di aiuto a chi è in attesa del proprio bimbo e sente crescere qualche ansia insieme al pancione.

Alle mamme che lo sono già da diversi mesi e proprio per questo hanno capito che appena sembra di aver imparato qualcosa, ecco che subito si presenta un’altra fase.

Verrà condiviso materiale informativo anche sulla base delle richieste ed esigenze delle partecipanti.

I posti sono limitati. Per informazioni ed iscrizioni: 340.3818270

incontri di supporto informativi online per donne incinta e mamme con bimbi

Per approfondire e curiosare

LEGGI QUI l’articolo di presentazione della prima edizione degli incontri

LEGGI QUI il racconto della prima edizione e come è iniziato il progetto

LEGGI QUI per sapere meglio chi sono e cosa faccio

 

Eventuali variazioni verranno comunicate sia in questo spazio che in modo diretto a tutte le iscritte.

 

“Mamma…e adesso?”. Scrivimi per raccontare la tua esperienza.

Mamma…E adesso? Se hai figli da 0 a 5 anni partecipa al sondaggio su lavoro, gravidanza e figli

Mamma…E adesso? Se hai figli da 0 a 5 anni partecipa al sondaggio su lavoro, gravidanza e figli

Ciao mamma! So bene che il tuo tempo è poco e prezioso, quindi ti rubo solo 3 minuti.
Quando ero incinta mi sono scontrata con diverse difficoltà lavorative ed ho iniziato a raccogliere le esperienze di altre donne.
Nel 2019 ho aperto questo spazio online di informazione, confronto e condivisione dedicato a gravidanza, bimbi, famiglia, per dare supporto ad altre mamme e creare una rete di aiuto.
Se hai figli da 0 a 5 anni ti chiedo di compilare un questionario anonimo ed aiutarmi nell’indagine che sto elaborando.
Se puoi, invita le tue amiche a fare lo stesso. Grazie davvero.

CLICCA QUI PER PARTECIPARE AL QUESTIONARIO

Allattamento al seno tra verità, falsi miti, benefici, difficoltà, corretta informazione

Allattamento al seno tra verità, falsi miti, benefici, difficoltà, corretta informazione

Qui voglio parlare dell’allattamento al seno, ma prima di farlo serve una doverosa, doverosissima premessa.

Non esistono mamme di serie A e mamme di serie B. Chi allatta al seno è mamma esattamente come chi allatta con la formula artificiale. Non esiste una competizione, non c’è un giusto e uno sbagliato. Una cosa non è più o meno difficile rispetto ad un’altra. Ogni donna sceglie come nutrire la propria creatura in base a tanti e diversi motivi.

Ogni modalità che prevede il reciproco sacrosanto benessere di madre e figlio (e ripeterò ad ogni occasione che per avere un bimbo sereno, la prima a dover essere felice è la mamma) è quella giusta.

La mia personale esperienza con l’allattamento è stata in salita. Dopo circa 30 ore dalla nascita di mia figlia erano iniziate a comparirmi le ragadi ad entrambi i seni. Non sapevo ancora che fossero ragadi e che mi avrebbero causato dolore e lacrime per diverse settimane. Quando me ne sono accorta mi trovavo ancora in ospedale, così ho chiesto ad una delle infermiere di turno se fosse normale e cosa avrei dovuto fare. La risposta era stata che il problema poteva essere stato causato dai primissimi attacchi sbagliati della bambina, ma che poi aveva iniziato ad attaccarsi correttamente per mangiare, quindi non avrei dovuto fare nulla. Mi era stata consigliata una crema a base di Lanolina.

mamma che allatta il bimbo al seno

Le prime ore e i primi giorni dopo la nascita il neonato chiede e deve essere attaccato spessissimo al seno (anche ogni mezz’ora, ma dipende dai bimbi), per fare arrivare la montata. Ad ogni poppata sentivo sempre più male e sulle ferite iniziava a comparire del sangue. Nel frattempo si erano creati anche degli ingorghi, che rendevano tutto più complicato. La mia bambina però aumentava regolarmente di peso e non mi sono persa d’animo. Sì, ci sono state le lacrime e ho avuto diversi momenti di sconforto – ma il post parto è già una questione complessa e affronterò l’argomento prossimamente – però non volevo arrendermi. Questo anche perché non volevo rischiare di perdere o far diminuire la produzione di latte.

Dopo circa una settimana di dolori e di tentativi fai-da-te (es l’uso del paracapezzoli, inutile ed anche peggiorativo nella mia situazione9 ho chiesto aiuto. Ho chiamato un’ostetrica di fiducia (giusto in questo articolo ho ricordato l’importanza delle ostetriche) e le ho chiesto consigli sia sulla gestione della mia bimba che sull’allattamento.

Da quando sono mamma ho imparato quanto sia fondamentale chiedere aiuto al momento giusto, e per una che me, che vuole arrangiarsi da sola ad ogni costo, credimi che non è scontato.

Avere la forza di chiedere aiuto stata la mia salvezza.

La soluzione alle ragadi, per il mio specifico caso, è stata una cura a base di: garze di fitostimoline messe prima e dopo ogni poppata, massaggi con acqua calda prima di ogni poppata, cuscinetti in gel riscaldati tenuti costantemente addosso, cercare di non tenere sempre il reggiseno.

Ci sono voluti pazienza, infinita buona volontà, fiducia nelle mie capacità e in quelle di mia figlia.

Allattare è meraviglioso, ma faticoso da ogni punto di vista. Ben lontano da ciò che ci fanno vedere nei film.

In questo articolo, qui sotto, ho intervistato Jessica Mistura, una Peer Supporter, ovvero una mamma alla pari che supporta gratuitamente altre mamme. I temi approfonditi nei paragrafi che trovi continuando a leggere sono molti: i benefici del latte materno nella crescita del bimbo, le difficoltà che può incontrare una mamma, cos’è e come funziona l’allattamento a richiesta ed un consiglio fondamentale.

In fondo trovi anche i link ad alcuni siti dedicati all’allattamento.

Jessica Mistura mamma alla pari allattamento

Jessica Mistura

La figura della Mamma alla Pari (Peer Supporter)

La figura della Mamma alla pari, ovvero “Peer”, è una mamma che ha un’esperienza di allattamento al seno di almeno 9 mesi e che ne riconosce l’importanza secondo le linee guida Oms. Ritiene che il latte materno sia l’alimento più indicato per il primo anno di vita, ed alimento esclusivo per i primi 6 mesi. Supporta le mamme che desiderano allattare sia da un punto di vista pratico, che emotivo.

Non esegue diagnosi o prescrizioni, non offre soluzioni o ricette, ma facilita nella madre l’emergere e la presa di coscienza delle proprie competenze. Non è una figura professionista di alcun tipo, ma una figura di supporto che presta la sua opera gratuitamente.

Il percorso per diventare una Mamma alla Pari

Per diventare Mamma alla pari vi sono diverse associazioni che tengono dei corsi. Io personalmente ho deciso di affidarmi all’Associazione delle Custodi del Femminino, e ho partecipato al loro corso online via webinar con conseguente Attestato di Partecipazione.

mamma che allatta il bimbo al seno

I benefici del latte materno nella crescita di un bimbo

Il latte materno è una preziosa fonte di nutrimento e fornisce una buona percentuale del fabbisogno energetico giornaliero del bimbo. Tra cui proteine, vitamina B12, folati, vitamina C, iodio e inoltre fornisce una preziosa fonte di acidi grassi polinsaturi a catena lunga, importanti per il cervello e per lo sviluppo dell’occhio. Inoltre, nella stragrande maggioranza, i bambini dagli 1 ai 2 anni hanno un basso apporto di DHA ed il latte materno può aiutare a soddisfare questa carenza.

Dona supporto allo sviluppo e all’equilibrio emozionale: è importante considerare anche i bisogni emotivi di un bambino, non solo quelli nutritivi. Non a caso le madri spesso citano anche questi benefici, tra i motivi importanti per cui continuare l’allattamento. I bambini hanno bisogno di caldo, amore e coccole. Con l’allattamento al seno questo avviene in modo totalmente naturale, allattare è la prosecuzione fisiologica del rapporto che si è creato tra madre e figlio durante la gravidanza. È un momento ricco di emozioni che crea un legame intenso.

Il latte materno è un supporto immunologo per il bambino, grazie a diversi fattori come Iga secretorie, lattoferrina e lisozima, che continuano a fornire una buona protezione immunitaria. Recenti ricerche hanno poi dimostrato come un tipo di zucchero presente nel latte materno sia in grado di proteggere i bambini dallo Streptococco B. Utile in questo caso ricordare come un esordio precoce dello Streptococco di tipo B possa causare gravi problemi respiratori e polmoniti. Il latte materno riduce poi il rischio di infezioni urinarie, diarrea ed otiti, il rischio di asma e nello sviluppo delle allergie.

Favorisce uno sviluppo fisiologico della bocca e del palato, riducendo il rischio di apnee soprattutto nei primi mesi di vita.

Riduzione del rischio di obesità, leucemie, diabete, malattie cardiovascolari e maggiore è la durata dell’allattamento, maggiore è la protezione verso questi rischi.

Riduce il rischio della SIDS ovvero la morte in culla almeno del 60%. L’allattamento al seno ha un vero e proprio effetto protettivo verso questo fattore, il vantaggio deriva dal garantire una suzione più frequente durante le ore notturne, difatti anche se non è un assoluto, i bimbi allattati al seno materno tendono ad avere più risvegli notturni rispetto a quelli allattati con la formula artificiale.

Le difficoltà che una mamma può incontrare all’inizio dell’allattamento sono tante

L’allattamento al seno è naturale. Tuttavia per le madri è un’abilità da apprendere, e può richiedere un certo tempo ottenere una buona pratica. Ci sono dei fattori che possono rendere difficile l’allattamento al seno:

Norme sociali. in alcune società occidentali, l’allattamento artificiale è più diffuso rispetto quello materno. Le cose che si vedono più spesso diventano familiari ed entrano in profondità nella nostra coscienza, come il biberon e il ciuccio e questi sono due elementi interferenti.

Precoce introduzione del latte in formula negli ospedali. A molti bambini sono somministrate integrazioni di latte artificiale mentre ancora sono in ospedale, anche quando non necessario a livello medico. Difatti il più grande calo di allattamento esclusivo al seno si registra entro il primo mese dopo la nascita.

Molti operatori sanitari non hanno conoscenze sufficienti per supportare e comprendere l’importanza dell’allattamento. Quando una madre si trova in difficoltà già dalle primissime ore di vita del bambino, è per lei importante invece ricevere il dovuto sostegno psicologico da parte di persone preparate, che le spieghino l’importanza di quello che sta facendo.

Dolore al momento di attaccare il bimbo al seno. Questo avviene perché l’attacco è scorretto e bisognerebbe avvalersi del supporto di persone professionali e competenti quali PEER o IBCLC per valutarne l’entità e poter agire nel modo più corretto. Un attacco scorretto porta all’insorgenza delle ragadi ed esse possono davvero essere un buon deterrente per allentare con l’allattamento.

La paura di non avere abbastanza latte per sfamare il proprio figlio. Questo è un tarlo costante nella mente di una neo mamma, e si associa il pianto del bimbo a una carenza di produzione di latte, ma questa associazione è tanto errata quanto deleteria per la buona riuscita dell’avvio dell’allattamento. ricordiamoci che il pianto è l’unico modo che un bimbo ha di comunicare e quindi viene usato per attirare l’attenzione del genitore per molteplici cause, non necessariamente collegate alla mancanza di latte materno.

Consigli di zii, nonne, amici, cugini e da chiunque altra persona esterna al nucleo familiare composto da madre, padre, neonato. Questi consigli dati esclusivamente con lo scopo di aiutare la neo mamma in realtà non fanno altro che provocare in lei un senso di disagio, confusione e talvolta di autoconvincimento nel non essere in grado di allattare. Ahimè nonostante questi consigli vengano dati con buona cognizione di causa, la maggior parte delle volte sono fondati su esperienze personali e quindi non adattabili ad ogni diade, perché ogni rapporto madre\figlio è  unico.

Mastiti e ingorghi. Sono altre problematiche in cui una mamma che allatta al seno potrebbe incontrare nel suo percorso, in questo caso bisogna contattare il medico curante o una IBCLC.

Il parto. Anche questo ha un’incidenza piuttosto rilevante nell’avvio dell’allattamento. Bisogna vedere se alla madre sono stati somministrati farmaci, analgesici, se ha subito cesareo, se è stato un parto molto medicalizzato, il parto quanto più è fisiologico tanto più l’allattamento sarà semplice da avviare.

Il latte materno come alimento principale

Il latte materno non finisce mai di essere un alimento importante per i nostri bimbi. In pochissimi sanno dell’importanza di un allattamento a termine, soprattutto perché questo vuol dire prolungarlo ben oltre il primo anno di età del bimbo e in società come la nostra, non è facile per molteplici motivazioni. Detto questo, sicuramente fino al sesto mese compiuto, il latte materno ma anche quello in formula, è da considerarsi alimento esclusivo e completo per i nostri figli.

L’OMS stesso raccomanda di non introdurre alcun alimento o bevanda prima del sesto mese, uno svezzamento precoce può portare gravi danni nel lungo periodo come diabete, obesità e malattie cardiovascolari. Importante sarebbe poi continuare con l’allattamento al seno o in formula fino all’anno di età, dovrebbe difatti essere considerato l’alimento principale nonostante si inizino a introdurre cibi e bevande.

L’allattamento a richiesta, cos’è e come funziona

L’allattamento a richiesta vuol dire gettare orologi, non calcolare il tempo e la durata di una poppata e tra una poppata e l’altra. Allattare a richiesta vuol dire fidarsi del proprio bambino ed assecondarlo. Lui nasce completamente competente, sa cosa vuole, sa quando ha fame e basarsi sulle classiche “3 ore” tra una poppata e l’altra è sbagliato.

C’è da precisare che lo stomaco di un bimbo soprattutto i primi giorni di vita è davvero piccolo e quindi con facilità si riempie e con altrettanta velocità si svuota. Inoltre il latte materno ha pochissimo scarto ed è altamente assimilabile quindi non ci vuole molto perché il bimbo richieda di essere attaccato al seno nuovamente. Poi crescendo le dimensioni dello stomaco aumentano, ma è altresì importante ricordare che con esso cresce anche tutto il bambino, in peso, altezza, lunghezza.

Il nostro bimbo crescendo svilupperà aree del cervello, acquisirà capacità motorie e tutto questo porterà un dispendio di energie davvero notevoli e quindi la sua richiesta di poppare potrebbe aumentare soprattutto nelle ore notturne, ed ecco il perché molte volte si nota che mentre nelle sere precedenti il bambino dormiva con regolarità, ad un tratto ci troviamo a fare nottate completamente in bianco con un bimbo che piange che vuole il seno.

Mi preme ricordare anche che il latte non va a fortuna ed è solo con la suzione del bambino che la produzione di latte aumenta, quindi in alcune fasi dove il bambino ha scatti di crescita è normale lui richieda più volte anche molto ravvicinate il seno, lo fa per aumentare la produzione della mamma.

Loro sono davvero estremamente competenti e lo siamo anche noi mamme, questo sarebbe bene ricordarselo sempre. è bene assecondare il nostro bimbo offrendo il seno ogni volta che lo necessita, non sentendoci inadeguate, incapaci di nutrire il bimbo. Anzi, stiamo crescendo noi con lui e quindi è un percorso non privo di difficoltà.

Qualche consiglio per le neo mamme che allattano

I miei consigli a una neo mamma in difficoltà nel post parto è di non vergognarsi nel chiedere aiuto, non vergognarsi dei sentimenti contrastanti che si provano in quel momento, quel momento che tutti ti hanno descritto magico, ma tu, in quel momento, di magico non riesci a vederci nulla. NO, NON è SBAGLIATO, E NO, NON SEI SBAGLIATA. Sono sentimenti che vanno accolti e hanno il diritto di esserci. Quindi chiediamo aiuto. Aiuto a figure professionali e competenti come una IBCLC se si dovessero avere problemi nell’avvio dell’allattamento o a una doula, se si necessità di conforto o aiuto una volta tornate a casa dall’ospedale.

La nostra società ci vuole mamme e donne perfette, dove il lamentarsi non è contemplato, non possiamo mostrarci fragili siamo madri. Non c’è, a mio avviso, pensiero più deleterio e sbagliato di questo.

Siti web informativi sull’allattamento

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Ringrazio Jessica Mistura per il prezioso contributo a questo articolo.

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Elena Caracciolo giornalista ufficio stampa consulente comunicazione gestione social e siti Mantova Elena Caracciolo – Sono giornalista pubblicista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme. 

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