Voglio dedicare uno spazio alla Tela di Mamata, che consiglio ad ogni mamma e futura mamma che come me si sia trovata immersa in un mare (molto profondo e a volte dimenticando come si nuota) di dubbi, domande, legittime preoccupazioni una volta scoperto di essere incinta.

Puoi essere l’individuo più razionale della galassia, ma un piccolo esserino che cresce dentro di te impiega davvero poco pochissimo a mettere in forse ogni certezza.

La bacchetta magica per sentirsi tranquille e spazzare via ogni ansia non esiste. La Tela di Mamata però è quanto più ci si avvicina.

Un luogo in cui una donna può sentirsi a casa ed essere seguita fin da quando il test di gravidanza risulta positivo.

Un luogo che mette al centro la persona ed offre servizi, anche a domicilio, a mamme e papà in ogni fase della creazione di una nuova famiglia: gravidanza, parto e post parto.

Le parole d’ordine: accoglienza, ascolto, supporto, professionalità.

Sara Simoni ed Elisa Goffredi sono due ostetriche. Nel 2017 hanno aperto La Tela di Mamata.

Sara Simoni

Elisa Goffredi

La Tela di Mamata quali servizi offre?

La nostra è una associazione che ha un centro con sede a Rivalta sul Mincio.

Proponiamo corsi di vario genere. Da quelli più tradizionali di accompagnamento alla nascita a corsi su tematiche più specifiche come la gestione del dolore durante il travaglio, il portare in fascia, l’allattamento, lo svezzamento, laboratori teorici e pratici sulla gestione del dolore individuando risorse individuali di donne e coppie.

Oltre agli incontri c’è una parte di consulenze individuali, su qualsiasi esigenza possa avere la mamma che si trova a cercare la gravidanza, ad essere in gravidanza, e nei primi mesi di vita del bimbo.

Il centro ospita anche altri professionisti?

Certo. Ne abbiamo alcuni che lavorano da noi in modo stabile, mentre altri che ruotano e vengono a fare degli incontri formativi. Tra i professionisti ci sono la consulente delle fasce, l’osteopata, la psicologa perinatale, la psicoterapeuta, la nutrizionista. Diamo anche la possibilità di organizzare incontri formativi accreditati per le colleghe ostetriche.

Una donna con un test di gravidanza positivo si trova così ad avere un unico centro di riferimento, in un’ottica di continuità. Era esattamente questo che desideravamo offrire.

Con quale obiettivo era nata questa realtà?

L’obiettivo era appunto raccogliere in un’unica casa diverse attività.

Volevamo fosse un luogo accogliente e caldo, nulla a che vedere con la freddezza di un ambulatorio. Volevamo poter accogliere le famiglie in un momento particolare della loro vita: quello della genitorialità. Ci occupiamo di diffondere una cultura legata al mondo della nascita e quindi anche tutti i nostri servizi ruotano intorno a questo tema.

Una cultura che dia valore alle persone. Una donna, quando si trova in gravidanza, la prima cosa che fa è telefonare al ginecologo o in consultorio, ed inizia una serie di visite della gravidanza. Ecco, noi volevamo fare qualcosa in più, senza ovviamente nulla togliere alla parte clinica che è fondamentale. Volevamo dare servizi di supporto alle mamme, ad ampio raggio.

In questo periodo di restrizioni a causa dell’emergenza sanitaria, come si è organizzato il vostro Centro per essere di aiuto alle mamme?

Nel rispetto del Decreto Ministeriale abbiamo rimodulato i servizi, servendoci della tecnologia per poter proseguire nell’aiuto alle mamme. Ci serviamo del telefono con skype e videochiamate, facendo visite dal vivo solo se strettamente necessarie per situazioni particolari.

Tutto ciò che possiamo fare lo facciamo tramite telefono, per non far mancare il supporto alle mamme anche in questa fase.

In cosa si differenzia il vostro Centro?

La Tela di Mamata è un luogo in cui si può avere assistenza ed ascolto in tutto il periodo perinatale. Prima della gravidanza, durante e dopo il parto.

Cerchiamo di lavorare sulla totalità di questi aspetti, perché non ci sono altri servizi in grado di dare questo tipo di supporto a trecentosessanta gradi. A Mantova non c’era qualcosa di simile.

Forse le cose che ci caratterizzano principalmente sono la continuità assistenziale, la personalizzazione dei servizi ed il tempo. Non c’è la necessità di dover fare tutto velocemente e cerchiamo di rispettare il più possibile i tempi della mamma e del bambino in ogni consulenza.

Come funziona il nuovo servizio dell’ostetrica a domicilio, in collaborazione con il Comune di Mantova?

Il servizio era nato da un progetto che avevamo scritto e che avevamo presentato al Comune di Mantova. Ne siamo molto orgogliose. Il progetto originale prevedeva una visita domiciliare da parte nostra per tutti i nuovi nati residenti nel Comune di Mantova.

I genitori potevano chiamarci direttamente e garantivamo l’appuntamento nel giro di 24/48 ore. La visita a casa delle famiglie era l’occasione per parlare di tutte le piccole o grandi difficoltà che ci potevano essere nel dopo parto.

Come è stato temporaneamente modificato questo servizio, durante l’emergenza Covid-19?

Abbiamo modificato il progetto sospendendo le visite a domicilio e sostituendole con una videochiamata o consulenza telefonica.

Invece di un unico contatto, per ciascun residente sono previste due videochiamate, perché siamo consapevoli che il telefono non è la stessa cosa.

Quali consigli date alle mamme che si trovano ad affrontare una gravidanza o il parto in questo periodo di difficoltà, senza poter avere amici e famigliari accanto?

Questo periodo rappresenta effettivamente una grande difficoltà. Noi siamo disponibili a supportare ogni mamma come possiamo.

Tra i consigli che diamo c’è prima di tutto il non aver paura di chiedere aiuto.

È importante anche cercare di mantenere i contatti, sempre sfruttando la tecnologia, con amici e famigliari che possano essere di supporto. Quindi da un lato avvalersi di un supporto professionale e dall’altro dell’affetto, se pur a distanza, di amici e parenti. Dal punto di vista della salute invece, è bene osservare le indicazioni date a livello generale.

Rispetto a prima dell’emergenza sanitaria, c’è qualche richiesta particolare da parte delle mamme?

Un tema che è emerso ultimamente è la paura del parto. Tante mamme chiedono di partorire a casa perché hanno paura ad andare in ospedale.

Partorire a casa è possibile ed è un servizio che noi diamo, ma non si può organizzare all’ultimo momento. In ospedale sono state adottate una serie di scrupolose attenzioni per proteggere la salute di mamme, famiglie, operatori. Ci sono percorsi separati per mamme Covid. C’è una grande attenzione e tutte le misure messe in pratica sono necessarie per la tutela della salute della mamma e del bambino.

Quali rischi si corrono a cercare informazioni sulla gravidanza su internet, invece di chiedere un consulto a professioniste come voi?

Non è una banalità: bisogna fare attenzione a cercare informazioni sul web.

Internet può essere una risorsa grandiosa, perché ci sono tantissimi siti affidabili, ma allo stesso tempo altrettanti con informazioni parziali o sbagliate. Non ci sono filtri, non ci sono controlli e un consulto su internet non può sostituire il parlare con un professionista.

Può essere molto pericoloso inciampare in una informazione sbagliata. Ricordiamo che non esiste una domanda stupida, qualsiasi preoccupazione merita di essere risolta, e per ogni dubbio siamo a disposizione.

C’è qualche nuova iniziativa che state organizzando per il futuro?

In particolare c’è un progetto che da diverso tempo proviamo a far partire ma senza ancora esserci riuscite al meglio: il cerchio delle mamme. Si tratta di un gruppo di sostegno fatto da mamme, rivolto ad altre mamme in gravidanza o che hanno appena partorito.

Un’attività non strutturata, ma con la presenza delle ostetriche per approfondire alcuni aspetti. Abbiamo uno spazio apposta: un ambiente informale dove poter chiacchierare, stare insieme con i propri bimbi, con a disposizione fasciatoio, cuscini, scaldabiberon, tisane calde.

Ci piacerebbe molto creare questo gruppo di sostegno dove il motore siano le mamme stesse, e speriamo di riuscirci.

Il post parto è un momento delicato, dove spesso si trova il deserto in quanto a servizi di sostegno sul territorio.

I contatti:

La Tela di Mamata
Piazza Arrivabene 5 – Rivalta sul Mincio – Frazione di Rodigo (MN)
Facebook La Tela di Mamata
www.lateladimamata.com
lateladimamata@gmail.com
Sara Simoni 3492636843
Elisa Goffredi 3923588463

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Elena Caracciolo giornalista ufficio stampa consulente comunicazione gestione social e siti Mantova Elena Caracciolo – Sono giornalista pubblicista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme. 

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