L’arte dell’eleganza con la conduttrice e giornalista Angela Booloni

L’arte dell’eleganza con la conduttrice e giornalista Angela Booloni

Titolare dell’agenzia di moda LABd’ELITE, conduttrice e giornalista libera professionista. Tante sfaccettature che hanno il volto della professionista Angela Booloni, che con la sua competenza, empatia e sensibilità accompagna ogni giorno decine di ragazze in percorsi di valorizzazione della propria immagine e quotidianamente si occupa di programmi di informazione, eventi e manifestazioni.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

Le molteplici professionalità

Sono Angela Booloni e nei 35 anni di vita percorsi fino ad ora, ho compreso che le mie anime professionali si esprimono al meglio partendo da tre pilastri: persone, arte e curiosità.

Le mie attività fondamentalmente sono lo specchio della mia personalità, anche se sembrano molto diverse tra loro alla fine sono tutte spinte dalla voglia di aiutare gli altri e dalla sensibilità che mi spinge ad immedesimarmi nelle situazioni. Sono titolare dell’agenzia di moda LABd’ELITE che quest’anno compie 10 anni, offro corsi di valorizzazione dell’immagine e della persona come insegnante di portamento e galateo moderno.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

Sono anche una conduttrice e da quest’anno giornalista libera professionista, collaboro ormai da 10 anni con il Gruppo Athesis e non è tutto, ho anche uno spirito di sfida e crescita che mi ha portata a collaborare con una prestigiosa azienda veronese per lo sviluppo commerciale. Insomma, non mi annoio e difficilmente un giorno è uguale all’altro e questo è quello che amo di più: ricevere nuovi stimoli, pormi obiettivi e fare il possibile per raggiungerli accettando anche le sconfitte, che fanno parte del grande gioco della vita.

Il mondo della comunicazione

A 15 anni, dopo aver abbandonato la danza classica, sono entrata per gioco nel mondo della moda e lì ho scoperto che avevo tante carte da giocarmi, della maggior parte non ero nemmeno consapevole!

Partecipando agli eventi ho iniziato ad essere sempre più affascinata dalle conduttrici, le ascoltavo, ammiravo, seguivo nel backstage, studiavo tutto, ogni minimo movimento sul palco. Sui palchi della provincia di Verona mi sono innamorata di questo lavoro e ho iniziato a sognare di fare la conduttrice.

A soli 17 anni mi è stata data la prima opportunità di condurre da Renato Rama e non mi sono più fermata. Ho studiato dizione, linguaggio del corpo, ho imparato a controllare le mie espressioni e a gestire uno spettacolo. Poi nel tempo sono arrivate le opportunità a Telearena e Telemantova e ho iniziato con i servizi redazionali. Mi sentivo al settimo cielo ogni volta che un cliente era soddisfatto del mio testo e devo dire che mi ha sempre gratificata molto scrivere.

È stato un percorso molto impegnativo, per lungo tempo mi sono divisa su vari fronti per poter far quadrare i conti. Sono stati anni di esperienze sul campo, tante soddisfazioni e anche maestri che mi hanno trasmesso i segreti di questo mestiere. Oggi quando mi contattano per un evento sono grata e ho raggiunto la consapevolezza che fare ciò che si ama nella vita è la sfida più grande ma anche la più grande gioia.

L’agenzia LABd’ELITE

Offriamo corsi per ragazze e donne che hanno voglia di diventare più consapevoli, valorizzarsi e affrontare le proprie paure e limiti. Spesso siamo noi i primi nostri nemici, se impariamo il grande valore che abbiamo dentro e riusciamo a trasmetterlo con l’atteggiamento giusto (portamento, abbigliamento e valorizzazione della figura corporea, make-up) possiamo ottenere tutto ciò che desideriamo senza trascurare ovviamente lo studio e la preparazione che sono alla base.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

L’importanza della consapevolezza di se’

I corsi che offriamo sono importanti perché dovrebbe entrare nella testa delle ragazze e dei genitori che se per fare la parrucchiera ti iscrivi ad una scuola di formazione specializzata, lo stesso vale per la moda e lo spettacolo: chi si improvvisa si vede e difficilmente resta in piedi.

Questo è un lavoro logorante e se non sei pronta mentalmente, oltre che fisicamente e professionalmente, ti schiaccia. Serve una grande preparazione mentale a ricevere le critiche e i no. Poi arriva tutto il resto.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

Ricordo sempre a chi decide di lavorare in questo ambito che non siamo noi le protagoniste, la modella non è una star ma è il mezzo per far arrivare un messaggio alle persone. Questo atteggiamento lo si impara ai nostri corsi, infatti le modelle veronesi LABd’ELITE hanno ottenuto risultati prestigiosi a livello internazionale.

Gli accorgimenti da seguire

È fondamentale partire sempre dalla persona, capire la sua essenza e valorizzarla. Il lavoro che svolgiamo è volto a far emergere la miglior versione di sé stesse, l’obiettivo non è stravolgere una persona ma renderla consapevole grazie alle regole dell’estetica.

La conoscenza è preziosa: se so cosa mi valorizza e cosa no sono anche in grado di capire se la commessa del negozio mi sta dando il consiglio giusto. Affrontare un colloquio di lavoro o un’interrogazione a scuola con il look giusto fa sentire sicure ed è un ottimo punto di partenza.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

L’importante è sempre fare la differenza, per questo sconsiglio di seguire la moda a tutti i costi. Molto meglio creare un look proprio da adattare alle varie situazioni e sapere come presentarsi rende consapevoli del messaggio che stiamo lanciando. In questo modo si può decidere se bluffare oppure far emergere, anche tramite il look, il proprio stato d’animo.

Un consiglio per tutte

Prima di tutto, lo studio deve essere affiancato dalla consapevolezza delle proprie capacità, per non puntare ad obiettivi irraggiungibili. Il secondo consiglio è il mantenere una integrità morale. Questo è un lavoro, non un passatempo, e per farlo seriamente è necessario agire da donne rispettose in primis di noi stesse.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

I contatti

Web site LABd’ELITE: www.labdelite.it

Elena Caracciolo giornalista ufficio stampa consulente comunicazione gestione social e siti Mantova Elena Caracciolo – Sono giornalista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme.

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Perché visitare il Children’s Museum di Verona: attività, orari, prezzi

Perché visitare il Children’s Museum di Verona: attività, orari, prezzi

Il Children’s Museum di Verona è stata una recente piacevolissima scoperta.

A chi mi chiede “vale la pena andarci?’” rispondo “certo che sì! Anzi, è davvero un luogo da non perdere”.

Consigli utili per la visita

Subito una nota: al museo si entra scalzi, quindi per i bimbi ricordarsi di portare delle calze antiscivolo. Anche gli adulti entrano senza scarpe e non vengono forniti calzari, quindi se si vuole ci si può portare un paio di calze in più, in base alla propria comodità. Il museo è comunque tutto veramente pulito!

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Personalmente non conoscevo questa realtà per bimbi 0-12 anni ed ho saputo della sua esistenza solo poche settimane fa, quando un’amica mi ha raccontato di averci portato i propri figli. Da Mantova a Verona la distanza non è molta. Il prolungarsi dell’inverno Padano richiede inoltre di escogitare sempre qualche nuova attività anche al chiuso ed in sicurezza per i bimbi, così ho voluto organizzare una visita.

A chi sceglie di programmare la gita nel weekend, offro subito il seguente suggerimento: meglio prenotare con circa una settimana di anticipo. Il rischio è altrimenti quello di trovare il tutto esaurito. Proprio come è successo a me le prime due volte in cui avevo provato a prenotare. Alla terza ho capito e ho fatto in modo di ricordarmene una settimana per l’altra.

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Non volevo prenotare con troppo anticipo, perché con i bimbi piccoli l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, ma in caso di rinuncia all’ultimo momento è possibile disdire la prenotazione con qualche ora di anticipo (è sufficiente inviare una mail). Il biglietto potrà essere utilizzato entro il mese successivo.

Su questo punto non mi dilungo oltre qui, in fondo all’articolo trovi tutte le informazioni su costi ed orari!

La mia esperienza

Siamo arrivati verso le 9.30 (l’apertura è alle 9.15) e con il turno prenotato è stato possibile restare fino alle 11. Un tempo di permanenza perfetto per i bimbi, soprattutto per i più piccoli. Gli stimoli sono davvero tantissimi e restare più a lungo potrebbe portare ad un sovraccarico di imput.

Dopo essere passati dalla biglietteria per il controllo dei ticket, si può raggiungere l’ingresso. Si viene accolti dal personale, davvero gentile, che spiega qualche regola e illustra le attività. Tra le regole del museo c’è il divieto di mangiare o bere all’interno, ma niente paura: è possibile spostarsi nel corridoio e negli spazi dedicati ed è tutto molto vicino. Sono anche presenti dei distributori automatici.

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Una volta dentro al museo mia figlia (ha quasi due anni e mezzo) si è davvero divertita ed entusiasmata a sperimentare ogni attività che si è trovata davanti. All’inizio con la mano di mamma o papà, ma dopo poco anche da sola in autonomia.

Devo dire che anche per gli adulti ogni gioco è interessante e fonte di ispirazione e riflessione. Nulla sembra essere lasciato al caso!

Un altro punto di forza sono i servizi igienici dedicati ai piccoli: bagni completamente a misura di bimbo, direi parte integrante delle attività che il museo offre. Appena li ha visti, mia figlia ha subito voluto provare a fare la pipì da sola, nonostante non abbia ancora tolto del tutto il pannolino.

Una volta terminato l’orario di visita del turno di cui si fa parte, l’avviso di prepararsi ad uscire viene dato da due campanelle. La prima invita a cominciare a mettere a posto i giochi tutti insieme, mentre la seconda che è il momento di abbandonare l’area.

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

A fine visita ci sono stati dati in omaggio dei comodissimi – e ahimé ormai essenziali – gel disinfettanti per le mani.

Infine è stato lasciato il tempo per vestirsi (ci sono degli armadietti con anche la possibilità di essere chiusi a chiave) senza alcuna fretta.

E’ stata una bellissima scoperta, opportunità di svago e apprendimento e sicuramente torneremo al Children’s Museum.

Il Museo

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Nota: le descrizioni qui sotto sono in parte prese direttamente dal sito ufficiale consultabile QUI

Il museo dei bimbi di Verona è composto da un’area principale con attività esperienziali, la zona Museum e da una zona laboratoriale,

Il museo è diviso in molteplici zone, ognuna delle quali affronta un diverso argomento (acqua, luce, meccanica, suono, logica, corpo umano), che si approfondisce solo attraverso esperimenti ed esperienze dirette. Per stimolare al meglio l’apprendimento informale, la prima cosa da fare, come a casa, sarà togliersi le scarpe. Lo spazio è ricco di Exhibit interattivi, tavoli per costruzioni, installazioni meccaniche e digitali ad alto contenuto scientifico da provare in libertà, senza seguire un percorso prestabilito.
Uno spazio dove poter sperimentare con i sensi, in cui ogni fascia d’età, 0-3, 4-6, 7-9 e 10-12 anni trova il suo spazio e può curiosare e scoprire.

La Sfera del CMV

Una sfera arancione (la vedi nella foto di copertina dell’articolo) del diametro di 3 metri e di 6 metri di altezza invia e fa viaggiare in tutto il museo oltre 150.000 palline attraverso 300 metri di binari. Le palline ricordano le merci che a inizio ‘900 viaggiavano in continuazione all’interno degli Ex Magazzini Generali di Verona, dove sorge il museo.

Le attività

Playground dell’Immaginazione

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

I grandi ‘Big Blue Blocks’ della designer Cas Holman composti da materiale morbido e durevole, permettono ai bambini di costruire ogni volta un nuovo mondo, esplorando le infinite possibilità di luoghi immaginari.

Uno spazio che incoraggia i bambini a giocare insieme, stimola il movimento e soprattutto il divertimento: si possono creare animali, navi, razzi, robot, case, fabbriche, città astratte e tutto ciò che la fantasia suggerisce!

Zona 0-3

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Una zona ad hoc per i nostri visitatori più piccoli. Si ispira al modello Montessori e all’esperienza educativa dei nidi e delle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia, con elementi sensoriali visivi, fatti di cromatismi, e tattili composti da materiali di varie consistenze. È presente anche uno spazio dedicato alla lettura per incentivare la pre-lettura e il pre-grafismo.

Mungi la Mucca

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Un’attività ludico-didattica unica e divertentissima: mungere una mucca di dimensioni reali! Per prima cosa i bambini dovranno vestirsi da veri allevatori con grembiule e cappello!

Interpretare le situazioni quotidiane degli adulti è il mezzo con il quale il bambino esplora la realtà e la sua creatività. Il gioco aiuta a: stimolare il coordinamento oculo-motore dei più piccoli; comprendere il processo che va dalla mungitura del latte alla preparazione del formaggio.

Muro D’Aria

Un gigantesco muro dove, grazie ai principi della pneumatica, grandi e piccini possono provare a inviare le palline in tutto il museo. Grazie ad un meccanismo di manopole direzionali è possibile decidere il percorso delle palline all’interno del sistema di tubi che compone il “muro d’aria”. Questa installazione unisce scienza e movimento: con classi o gruppi è possibile organizzare giochi e sfide a squadre sul tema della gravità.

Galleria di Luce

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

La zona di passaggio tra la mostra temporanea e la Fun Zone è costituita da un grande tunnel di luce. Grazie a tele di tessuto elastico ci si può addentrare in una “foresta incantata” dove ogni passo è illuminato da un pavimento speciale che si ‘accende’ e cambia colore a seconda della pressione esercitata su di esso.

La curiosità spinge a vincere la paura di percorrere un luogo buio e sconosciuto che conduce…alla piscina di palline!

Fun Zone

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Una piscina di palline in un museo? Al Children’s Museum si impara anche così, tuffandosi in un mare di palline arancioni!

La piscina è per tutti, bambini, bambine e adulti, che possono “navigare” il mare arancione per inviare messaggi con la posta pneumatica o sfidare l’equilibrio camminando in superficie con l’aiuto di speciali ciaspole. In questa zona il divertimento è assicurato!

Water Zone

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

16 metri di vasche con oltre 40 attività dedicate all’elemento fondamentale per la vita: l’acqua. Qui bambini e bambine prima di entrare devono indossare stivaletti e impermeabile come vedi nell’ultima foto (messi a disposizione dal museo), per proteggersi dagli schizzi d’acqua.
Tantissime sono le esperienze da provare in prima persona: vortici, equilibri, vasi comunicanti, suoni azionati dall’acqua e molto altro ancora per comprendere le leggi della fisica.

Stanza della Luce

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Come viaggia la luce? Da cosa è composta? Ha componenti visibili? Com’è fatta un’ombra? Tutte queste domande trovano risposta in questa sensory room dove gioco e scienza si mescolano per stimolare i 5 sensi. Si imparano conoscere i segreti della luce, della rifrazione e della riflessione, si può “fotografare” la propria ombra, scrivere con la luce, inventare storie con il teatro delle ombre e sperimentare tanto altro!

Prezzi e Orari

IL BIGLIETTO INCLUDE la visita al Museo della durata prestabilita di 1 ora e 45 minuti.

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Tutte le attività sono accessibili a persone con disabilità che potranno acquistare il loro biglietto d’ingresso in base alla categoria di appartenenza (bambino), mentre l’ingresso è gratuito per un solo adulto accompagnatore.

E’ possibile visitare il museo nelle giornate di:
venerdì in due turni
I turno: 14.30 – 16.15
II turno: 17.15 – 19.00

sabato e domenica secondo i turni dalle ore 09.15 alle ore 19.00:
I turno: 09.15 – 11.00 (significa che si può entrare a partire dalle 9.15 ma in ogni caso uscire entro le 11)
II turno: 11.45 – 13.30
III turno: 14.30 – 16.15
IV turno: 17.15 – 19.00

Maggiori informazioni sono consultabili QUI

QUI puoi leggere l’articolo su un altro luogo perfetto per bimbi e famiglie: Parco Sigurtà

QUI puoi leggere l’articolo sul Parco Natura Viva

Spero di averti dato dei buoni suggerimenti per trascorrere qualche ora di svago ed apprendimento insieme al tuo bimbo!

“Mamma…e adesso?”. Scrivimi per raccontare la tua esperienza. 

Elena Caracciolo giornalista ufficio stampa consulente comunicazione gestione social e siti Mantova Elena Caracciolo – Sono giornalista pubblicista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme. 

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Una giornata in famiglia a Parco Sigurtà

Una giornata in famiglia a Parco Sigurtà

Quale luogo scegliere per staccare dalla routine e trascorrere del tempo all’aria aperta con un bimbo piccolo?

Per me tra le prime risposte ci sarà sempre Parco Sicurtà. Perfetto per una giornata in famiglia.

Uno dei posti che ho sempre amato e che apprezzo ancora di più da quando sono mamma.

Parco Sigurtà con un bimbo

L’ultima volta ero stata al Parco di Valeggio sul Mincio lo scorso anno, quando mia figlia aveva circa nove mesi (ora ne ha diciannove).

Cliccando QUI puoi leggere il racconto dettagliato di quella bellissima giornata, tutti i miei consigli e molte informazioni utili sulle possibilità di visita.

Una giornata in famiglia con i bimbi a Parco Sigurtà

Le restrizioni sanitarie dei mesi autunnali e invernali mi hanno impedito per diversi mesi di tornarci.

Finalmente però ci sono riuscita e la visita – come sempre – non ha deluso le aspettative!

Anzi, è stata ancora meglio dell’ultima volta, perché Beatrice, che ora di mesi ne ha diciannove, ha potuto partecipare attivamente all’esperienza nella natura che il Parco offre.

Tra animali, distese d’erba su cui correre con i piedini nudi, pic nic (o pranzo in uno dei chioschi), laghetti da ammirare, paesaggi da esplorare…

Una giornata in famiglia con i bimbi a Parco Sigurtà

Visitare il Parco

Dopo la temporanea chiusura per le restrizioni sanitarie, a fine aprile hanno riaperto i cancelli del Parco Giardino Sigurtà, tesoro verde alle porte di Verona.

Scoprire in completa sicurezza nei 600.000 metri quadratidel Secondo Parco Più Bello d’Europa è finalmente di nuovo possibile.

Tutti i giorni, festivi inclusi, fino a domenica 7 novembre 2021gli amanti della Natura potranno ammirare i prati, i boschi e le fioriture del Parco.

Una giornata in famiglia con i bimbi a Parco Sigurtà

Le tappe da non perdere

Per i più piccoli tappe imperdibili sonola Fattoria Didattica e la Valle dei Daini, mentre per gli adulti una passeggiata sul Grande Tappeto Erbosoristora corpo e mente con le carpe Koi che guizzano nei due Laghetti Fioriti; da non perdere ilLabirinto, punto di interesse che a luglio festeggia i 10 anni, i 18 specchi d’acqua, il Viale delle Roseche conduce con lo sguardo al Castello Scaligero del tredicesimo secolo.

Una giornata in famiglia con i bimbi a Parco Sigurtà

Per un viaggio nel passatoda non perdere una tappa al Castelletto, edificio merlato con finestre neogotiche risalente alla fine del Settecento e nei decenni scorsi sede di incontri tra scienziati e Premi Nobel, e l’Eremotempietto in stile neogotico ornato da una bifora che si affaccia sulla spettacolare visuale del Grande Tappeto Erboso.

Gli ingressi

Gli ingressi dei visitatori non saranno contingentati e non è necessaria la prenotazione.

I social media del Parco sono sempre aggiornaticon news, foto, video e approfondimenti: https://www.facebook.com/parcogiardinosigurta/– https://www.instagram.com/parcosigurta/

Una giornata in famiglia con i bimbi a Parco Sigurtà

Cliccando QUI puoi leggere le modalità per accedere al parco:

  • a piedi
  • in trenino
  • in bici
  • sul golf-cart

Per tutte le informazioni visita il sito ufficiale www.sigurta.it

I biglietti speciali a data fissa

Anche per la stagione 2021 tornano le promozioni con i biglietti speciali a data fissa.

Una giornata in famiglia con i bimbi a Parco Sigurtà

Il martedì e il giovedì sono disponibili sul sito web ufficiale del Parco tariffe scontate per regalarsi in tranquillità e sicurezza un tour tra le meraviglie naturalistiche, in un giorno infrasettimanale.

Due sono le tipologie del biglietto speciale, vincolato alla data prescelta e valido solo per l’acquisto on line:

Masi sceglie il Parco

Molte sono ormai le aziende che negli anni hanno scelto il Parco Giardino Sigurtà per realizzare servizi fotografi o video promozionali, grazie agli ampi spazi e agli scorci che diventano fantastici set naturali.

Nelle ultime settimane l’Azienda Agricola Masi, leader nella produzione di vino, ha scelto il Grande Tappeto Erboso del Parco per lo shooting di presentazione dei due nuovi vini biologici, realizzati riducendo al minimo l’intervento dell’ uomo sulla Natura.

Una giornata in famiglia con i bimbi a Parco Sigurtà

L’influencer Paola Turani celebra Kenzo al Parco

L’influencer Paola Turani ha scelto di celebrare il profumo Flower Kenzo.

Paola Turani è una modella, presto diventerà mamma ed oggi è una delle influencer più seguite, con più di 1milione di followers.

Paola turani incinta parco sigurtà

Kenzo è una casa di moda francese fondata nel 1970 dallo stilista giapponese Kenzō Takada. Dal 1993 l’azienda è di proprietà del gruppo LVMH.

Kenzo flower è un profumo del gruppo orientale floreale da donna.

Il naso di questa fragranza è Alberto Morillas. Le note di testa sono ribes nero, biancospino, rosa bulgara e mandarino. Le note di cuore sono opoponax, gelsomino, violetta di parma e rosa; le note di base sono vaniglia, muschio bianco e incenso.

Hanno scelto come location i corridoi verdi del labirinto, gli ampi spazi erbosi, la passeggiata romantica sulle sponde dei Laghetti Fioriti e un meraviglioso cespuglio in fiore di Spirea.

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Elena Caracciolo giornalista ufficio stampa consulente comunicazione gestione social e siti Mantova Elena Caracciolo – Sono giornalista pubblicista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme. 

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Volersi bene per ciò che si è nonostante il frullatore psicologico e fisico chiamato gravidanza: il mio incontro con Elisiane

Volersi bene per ciò che si è nonostante il frullatore psicologico e fisico chiamato gravidanza: il mio incontro con Elisiane

Promemoria sempre valido: volersi bene per ciò che si è.

Un mantra che dovremmo ripeterci ogni giorno, ogni volta che ci guardiamo allo specchio e ci vediamo troppo grassi o troppo magri, con i capelli non in ordine, con qualche ruga in più di ieri, con le occhiaie, con il viso stanco, o con le cicatrici accumulate in anni di vita.

C’è chi però per mestiere, e voglio parlare proprio di lei, riesce a farti vedere bellissima nonostante quei momenti in cui anche lo specchio di casa ti sembri decisamente contrariato all’idea di riflettere la tua immagine. Del resto tu lo capisci benissimo, il tuo specchio.

Scrivo questo pezzo mentre mi trovo ad una visita di routine in ospedale. Ci sono le solite circa quattrocinquesei ore di attesa sufficienti a farti sorgere dubbi sulla tua intera esistenza e a farti venire in mente l’esatto modo in cui avresti dovuto replicare alle medie, durante quel litigio con il compagno di banco.

Quindi meglio incanalare il nervosismo in qualcosa di positivo, tipo scrivere.

Comunque, sono circondata da tante altre donne incinta agli ultimi giorni di gravidanza.

Le vedo tutte bellissime.

Esattamente il contrario di come vedo me stessa da quando il mio corpo ha iniziato a modificarsi in maniera considerevole per fare spazio alla creaturina che ormai non vedo proprio l’ora di conoscere.

Ogni volta che qualcuno mi dice “Come sei bella!”, da diverse settimane io abbasso gli occhi e rispondo con “Guarda, mi sento una grossa palla ingombrante. Sono una palla!”. Ed è così che mi sento tra smagliature che non avevo, cellulite che non avevo, gambe e seni gonfi, stanchezza perenne (lo so, quella è destinata a peggiorare), goffaggine, nessun indumento che più mi stia bene come prima. Anzi, nessun indumento che mi entri.

Insomma la gravidanza non è una passeggiata. Fa a pugni con i messaggi che fin da piccoli si è abituati a ricevere dall’esterno in una società che richiede la perfezione.

Proprio nel periodo in cui tu prenderesti a pugni quasi chiunque, a partire da quelle che “Pensa, io avevo preso solo ottonove chili quando ero incinta e pochi giorni dopo il parto sono tornata più magra di prima”.

Spoiler: la perfezione non esiste, così come quelle che hanno preso i leggendari otto chili.
“Dolce attesa” non è forse il termine più adatto per definirla.
Gli effetti collaterali fisici e psicologici sono infiniti. Un frullatore a giro continuo di stati d’animo ed emozioni contrastanti.
Nessuna mamma è mai davvero preparata, perché come sempre la teoria è un conto ma la pratica tutt’altra faccenda.

Ho conosciuto la fotografa Elisiane Bianchini per caso, in un bar mentre facevo colazione alla mia trentesima settimana di gravidanza. La realtà è che stavo vivendo una storia d’amore con un croissant alla Nutella e già sentivo i sensi di colpa abbracciarmi come vecchi amici, ma questa è un’altra faccenda.

Elisiane mi ha chiesto di farle da modella per alcuni abiti pensati per le sue clienti mamme.
All’inizio ero incerta. Non avevo mai preso in considerazione di prestarmi per un servizio fotografico e men che meno nella versione “Grossa palla ingombrante” che ero diventata.

Alla fine ho accettato e ancora oggi la ringrazio per avermi fatto vivere questa esperienza.
I suoi scatti davvero belli e professionali (tutti quelli pubblicati in questa pagina sono stati fatti da lei) insieme alla sua sensibilità, mi hanno ricordato l’importanza di apprezzare ognuno di questi chili in più e questa pancia che poi è la casa di un mini umano cui il mio corpo ha dato vita con un lavoro immenso che ok è scienza, ma per quanto mi riguarda resta magia.

Elisiane opera tra Mantova e Villafranca, è specializzata in servizi per mamme in attesa e neonati ed è un esempio di persona che si è voluta mettere in gioco.

Anni fa svolgeva una professione completamente diversa e quando sono nate le sue figlie ha scoperto che la cosa che più le piaceva era fotografarle. Detto fatto. Ha deciso di buttarsi nel cambiare lavoro e formarsi per diventare fotografa professionista.

Conoscendo la sua storia sono stata ancora più felice di essermi prestata ai suoi occhi e credo ci sia bisogno di donne che ti ricordino come sia possibile provare a diventare ciò che si vuole e volersi bene per ciò che si è.

 

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