Sentirsi bene con l’armocromia
Eleonora Rossi è una consulente di immagine e mi aveva contattata quando ero appena diventata mamma.
Mi aveva scritto perché desiderava raccontarmi la sua attività e la sua voglia di conoscere le sfumature del complesso mondo delle mamme per poter essere in qualche modo d’aiuto e di supporto con il suo lavoro.
Mondo di cui io mi occupo ormai da diverso tempo – non solo come diretta interessata – con tanti progetti attivi e tantissimi altri che non vedo l’ora di far diventare realtà.
Come dicevo, quando mi è arrivato quel messaggio avevo da poche settimane la mia creaturina tra le braccia, ero nel bel mezzo del post parto e avevo ancora tutto da imparare e da scoprire (cosa che accade comunque ogni giorno anche oggi, dopo quindici mesi).
Quindi cosa ho fatto?
Le ho risposto, ma – lo ammetto – in realtà la mia testa non aveva completamente registrato ciò che mi aveva scritto.
Qualche tempo dopo, quando finalmente ho ricominciato ad avere qualcosa che somiglia ad un equilibrio, misto ad una specie di nuovo ritmo di vita, mi sono ricordata di lei e ci siamo finalmente incontrate.
È stato un incontro che senza dubbio credo abbia risposto ad alcune delle sue domande su “com’è la vita da mamma?”, dato che io ero insieme alla mia bimba ed è stato tutto tranne che rilassante.
Nonostante le numerose interferenze, il desiderio di Eleonora mi è stato subito chiaro: cercare di essere di aiuto anche per le mamme, con alcuni dei suoi servizi.
Mi è bastato osservarla ed ascoltarla una volta per decidere di volerla ospitare in questo spazio virtuale. Luogo in cui amo dare voce a quelle donne e professioniste che hanno qualcosa di vero e di positivo da dire ad altre donne. Proprio come Eleonora.
Un’attività, un’esperienza, un racconto, una riflessione, un’idea, un progetto, un consiglio costruttivo.
Perché, ormai ne sono convinta, la positività è contagiosa e potentissima.
Ci hai mai pensato?
Qui sotto trovi l’intervista ad Eleonora Rossi sul suo lavoro come consulente di immagine.
Di cosa si occupa una consulente di immagine?
Il mio lavoro consiste nell’aiutare le donne ad esprimere la propria personalità attraverso la loro immagine.
I capi, le forme ed i colori che indossano sono essenziali sia per valorizzarle e farle sentire ancora più belle che per comunicare determinati messaggi.
Del mio compito adoro il fatto che la cliente sia al centro di tutto: in base alla sua identità, agli obiettivi di comunicazione ed al suo stile di vita creo per lei la sua immagine “ad hoc”. È un po’ come fa il sarto: lui trasforma il tessuto in un capo meraviglioso che abbraccia il corpo della donna mentre io faccio lo stesso con la sua rappresentazione estetica.
Il mio motto è “ogni donna deve sentirsi una regina”: per ognuna questo termine suscita emozioni ed immagini diverse. Ad esempio per me significa che chiunque merita di stare bene con sé stessa ed apparire al meglio delle proprie potenzialità. Per te invece cosa significa?
Cos’è l’armocromia?
L’armocromia è una disciplina che studia l’effetto dei colori valorizzanti per ogni persona.
Esistono vari metodi ed approcci a questo mondo cosi affascinante, ogni consulente di immagine decide quale utilizzare.
Nel mio caso ne sfrutto uno che parte dal principio di osservazione dei colori del volto della cliente (nello specifico di capelli, occhi, sopracciglia e pelle) per poi formulare un’ipotesi da testare posizionando dei drappi colorati sotto al suo volto.
Durante questo test si nota come certi colori hanno il potere di illuminare e valorizzare il viso, mentre altri lo incupiscono e spengono.
Non solo: indossare colori valorizzanti che rendono naturalmente più belle è sicuramente una buona idea, ma a parer mio lo è ancora di più sfruttare tinte che fanno stare bene e che appartengono alla propria identità.
Infatti durante la consulenza di armocromia affronto anche il tema della simbologia dei colori e di come abbinarli tra loro per creare outfit che rispecchino la propria personalità.
Come può influire sul proprio umore e stato d’animo il modo in cui ci si veste?
La percezione che si ha di sé stesse è strettamente legata al modo in cui ci si veste.
Non è un caso che quando si è stanche o tristi si scelgano capi come tute o abiti informi di colore nero. È una reazione tanto inconscia quanto da boicottare: il nero è un colore molto cupo che toglie l’energia (basti pensare al modo di dire “è stata una giornata nera”, ovvero non positiva) ed i capi informi non aiutano a sentirsi produttive o reattive, sono solo abiti comodi che svolgono la funzione di coprirsi.
Allo stesso modo quando ci si sente piene di energia si tende ad indossare capi che fanno stare bene e che comunicano una consapevolezza tale da affrontare tutte le sfide giornaliere.
I colori e le forme che si scelgono di indossare sono molto utili per modificare il proprio umore: facciamo l’esempio del rossetto rosso, chi di noi non lo indossa quando vuole darsi un po’ di tono e rallegrarsi la giornata?
Quali sono gli accorgimenti che può mettere in atto una neo mamma che ha poco tempo a disposizione?
Mi rendo conto che per una neo mamma il tempo per sé stessa diminuisca notevolmente, per cui penso che delle piccole coccole quotidiane possano essere molto efficaci.
Ad esempio prendersi qualche momento per la propria beauty routine, o per farsi una maschera viso, concedersi ogni tanto un po’ di shopping senza sentirsi in colpa.
Credo che la scelta di certi abiti possa influire positivamente sulla percezione di sé; è importante trovare un compromesso tra comodità, stile personale e femminilità per non perdere la propria identità.
Per quanto riguarda gli accorgimenti pratici, potrebbe essere utile pensare agli abiti da indossare (e prepararli) la sera prima di andare a dormire. In generale cercare di avere un guardaroba ricco di capi che si abbinano tra di loro divisi per occasioni d’uso aiuta a risparmiare moltissimo tempo utile da dedicare al proprio figlio/a.
A chi sono rivolte e dedicate le tue attività?
A tutte le donne che hanno voglia di conoscersi un po’ di più e di mettersi in discussione.
Grazie al mio lavoro le sprono a porsi delle domande che le aiutino a capire chi sono, chi vogliono essere e come poterlo essere.
Al giorno d’oggi è essenziale mostrare la propria identità al resto del mondo: ci sono talmente tante persone e personalità che se non si fa la differenza è difficile uscire dalla mischia.
L’abbigliamento può fare anche questo: essere uno dei mezzi per uscire dalla propria zona di comfort e spiccare rispetto agli altri.
Non è solo una questione estetica o di vanità: quando piace la propria immagine riflessa allo specchio si è più sicure di sé stesse e si fanno cose che solitamente non si farebbero.
Nella società odierna è sempre più importante mostrarsi per come si è realmente.
A differenza di quello che si può pensare, l’abbigliamento, il trucco e lo stile non sono una maschera da indossare ma esprimono la propria personalità permettendo di comunicarla e modularla nei vari ambiti della propria vita.
I colori, i tessuti, le forme degli accessori e l’attitudine danno sensazioni ed emozioni sia a noi stesse che ai nostri interlocutori.
Più che mai in un periodo storico come questo credo sia fondamentale conoscersi ed apprezzarsi: amarsi è alla base della propria esistenza.
Ovviamente non si può essere sempre entusiasti del proprio aspetto fisico, ma già conoscere i propri punti di forza o di debolezza fa la differenza per cominciare a cambiare la visione che si ha di sé stesse.
In sintesi direi che il mio lavoro aiuta proprio a fare questo: cambiare in meglio la visione che si ha di sé, far uscire il vero io e permettere di sentirsi bene in diverse occasioni sociali affrontando a testa alta i momenti di difficoltà.
È possibile seguire i tuoi consigli quotidiani senza dover spendere troppi soldi nel rinnovare look e guardaroba?
Assolutamente si!
Il percorso di consulenza personalizzata non mira ad un cambiamento immediato di look e guardaroba ma ad una progressiva consapevolezza di sé stesse. La trasformazione è graduale per non dover investire subito cifre importanti negli acquisti.
Ad esempio, prima di fare una seduta di shopping si valutano i capi presenti nel proprio guardaroba per poi eventualmente implementarli in futuro con altri.
Infine, l’acquisto di soli capi valorizzanti permetterà di risparmiare in futuro molti soldi evitando di avere un guardaroba pieno e mai nulla da mettere.
Forse non lo sai, ma mediamente si usa solo il 30% dei capi presenti nel proprio armadio: fai tu i conti!
“Mamma…e adesso?”. Scrivimi per raccontare la tua esperienza.
Elena Caracciolo – Sono giornalista pubblicista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme.
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