Un’ostetrica a domicilio per ogni fase della vita
Perché è importante la figura dell’ostetrica a domicilio? Questa volta lo voglio ricordare attraverso l’intervento di Elisabetta Muzzarelli, professionista che opera tra Mantova e provincia, ostetrica per passione e sempre pronta a sostenere le donne.
In più di una occasione ho messo a disposizione questo spazio online per dare voce a professioniste che quotidianamente, in diversi settori, supportano donne e mamme. Se poi parliamo di ostetriche, chi mi segue da tempo sa quanto a mia volta sia impegnata nel dare risalto al loro ruolo, spesso sottovalutato e invece fondamentale in ogni fase della vita.
Elisabetta Muzzarelli si è laureata nel novembre 2018 da subito sapeva che avrebbe voluto intraprendere il percorso della libera professione. Con la volontà di instaurare relazioni con le pazienti e non essere solo di passaggio. Un desiderio che ha reso realtà. Oggi lavora nello studio del ginecologo dottor Gianpaolo Grisolia – punto di riferimento fondamentale e salvezza per tantissime mamme – e lavora a domicilio rendendosi disponibile per diversi tipi di consulenze.
Qui di seguito puoi leggere l’intervista che sono davvero contenta di averle fatto.
Il suo contatto: elisabettamuzzarelli@gmail.com
Ostetrica per passione
Mi piace pensarmi ostetrica per passione, perché più studio e pratico e più lo farei. Quando lavoro il tempo assume un’altra dimensione e le energie anche: per esempio durante i corsi alla sera tardi o quando mi ritrovo a stare ore a casa di una donna, anche se ci arrivo stanca è come se l’ostetricia mi attivasse, mi dà una carica incredibile. E poi imparo tantissimo da ogni donna, ogni incontro è per me davvero arricchente come ostetrica e come donna.
Penso di essere nata ostetrica, dico sempre che non potrei e non vorrei fare altro nella vita. Quando è stato il momento di scegliere la facoltà universitaria, io non avevo ben chiaro volessi “fare da grande”. Mi ha sempre affascinato l’ambito sanitario e la cura della persona, ma non sapevo nemmeno di preciso cosa facesse l’ostetrica (i bambini nascono anche da soli) quindi forse una professione sanitaria valeva l’altra. Però mi piacciono i bambini piccoli da sempre, perciò ho fatto il test solo per ostetricia. In realtà ho capito di essere sulla via giusta dopo aver iniziato a frequentare.
Avevo proprio quella sensazione che il mio istinto mi avesse portato esattamente dove dovevo essere. Direi che è l’ostetricia ad avermi scelta.
Una donna tra le donne
Io adoro le donne! Stare con loro, osservarle, condividere, imparare. E adoro l’amore, la cura che ruota intorno a tutto ciò che fanno le donne. Fin dall’inizio ho puntato alla libera professione, principalmente per avere il tempo di godermi la relazione con le donne/famiglie che seguo e per operare secondo scienza, coscienza e il mio credo. Penso che la libera ti permetta di esprimerti di più nell’assistenza e di cucirla su misura per quella donna e il suo mondo.
Le visite a domicilio
Lavoro principalmente a domicilio, offrendo consulenze per favorire il benessere in gravidanza ed in preparazione alla nascita, in puerperio, in particolare in allattamento. Ultimamente sto approfondendo la salute mestruale, per aiutare le donne a vivere al meglio la loro ciclicità (che reputo essere una grande fortuna tutta al femminile), anche in ottica di sostenibilità per il pianeta.
Altro tema che mi sta a cuore e riguarda tutte le donne è la salute pelvica, che tratto sia in gruppo come prevenzione e sia individualmente con valutazione e riabilitazione. Sempre in gruppo propongo anche incontri di accompagnamento alla nascita, informativi sulla menopausa e di massaggio infantile, di movimento in gravidanza e dopo parto.
Quando contattare una ostetrica
In tutte le fasi della vita, soprattutto nella società della medicalizzazione, del tutto e subito, del sintomo e dell’essere connessi online ma sconnessi nel corpo, per me avere un’ostetrica accanto significa recuperare la fisiologia, la consapevolezza ed il contatto con la nostra natura.
Il sogno nel cassetto
Il mio sogno è poter realizzare, un giorno, una casa di cura della donna con altri professionisti, per poter prendere in carico la donna in tutte le fasi della vita.
Ringrazio Elisabetta Muzzarelli per il prezioso contributo a questo articolo.
“Mamma…e adesso?”. Scrivimi per raccontare la tua esperienza.
Elena Caracciolo – Sono giornalista pubblicista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme.
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